I forasacchi sono un vero pericolo per i nostri amici a 4 zampe, forse è un po’ prematuro parlarne adesso, solitamente il problema sorge in estate (giugno) ma ne abbiamo già visti diversi lungo le strade quindi preferiamo affrontare adesso questo argomento. I forasacchi sono delle spighette selvatiche di dimensioni molto piccole (da 1 a 3 cm) e di colore che va dal giallo paglierino al marrone-nero. Hanno la caratteristica forma a lancia e sono rivestiti su tutta la superficie da una fitta ed ispida zigrinatura che, anche se quasi invisibile ad occhio nudo, è molto percettibile al tatto. Questa proprietà costituisce il vero pericolo. Queste piccole spighette riescono a penetrare nella pelle del cane provocando spesso profondi tragitti fistolosi proprio grazie alla superficie dentellata. Il forasacco penetra, così, lento ma inesorabile, sempre in avanti, senza quasi mai poter fuoriuscire in maniera naturale, causando spesso seri e gravissimi danni. I forasacchi penetrano in tutte le parti del corpo dell’animale, ma , intervenire tempestivamente è relativamente più semplice se sul pelo sono visibili, mentre quando si infilano nelle orecchie, nel naso o negli occhi, i cani corrono dei seri pericoli.  Le zone da controllare sono: le orecchie , il naso, gli occhi, le zampe (fra le dita), logge ascellari, inguine, regione perianale e genitale. I sintomi a cui dovrete fare attenzione sono gli eventuali starnuti (soprattutto se ripetuti, in serie di dieci o quindici, fino allo sbattere a terra il naso), lo scuotere della tesata o lo strusciare della stessa contro pareti e pavimenti all’altezza dell’orecchio, una lacrimazione anomala dell’occhio o il tenerlo chiuso o semichiuso; il leccarsi senza sosta l’interno di una zampa o il grattarsi continuamente nello stesso punto. In questi casi contattate immediatamente il vostro veterinario di fiducia!  Mai ricorrere al “fai da te”, rischiereste di peggiorare la situazione spingendo sempre più a fondo il forasacco. Solo il veterinario potrà procedere all’estrazione senza ricorrere all’anestesia. Quindi fate attenzione e cercate di stare alla larga da queste spighette. Prevenire è meglio che curare! Irene Battistini]]>